Cos’è la meditazione e a cosa serve?
I tempi in cui la meditazione era praticata solo da persone molto spirituali o dai seguaci della filosofia zen sono ormai lontani. Oggi questa tecnica contemplativa è apprezzata per il suo potenziale ruolo nel gestire lo stress e le emozioni, oltre che per il suo impatto sulla salute. E da questi effetti positivi può trarre vantaggio chiunque pratichi sport!
Ma che cosa significa, in sostanza, meditare? E a cosa serve la meditazione? Secondo la più basilare delle definizioni, la meditazione è una pratica che, coinvolgendo mente e corpo, favorisce uno stato di calma e di rilassamento fisico, migliora l'equilibrio psicologico e accresce il senso di benessere. La tua sessione di allenamento non è andata come volevi? La meditazione potrebbe aiutarti a rasserenare la mente e riportare il corpo sulla giusta rotta. Allora siamo pronti? 3, 2, 1... tutti insieme: “omm...”
Meditare: a cosa serve?
Esistono molti tipi di meditazione, ma quasi tutti hanno quattro elementi in comune:
Trovare un luogo tranquillo con poche distrazioni;
Adottare una posizione in cui si sta comodi e con la schiena dritta, da seduti, sdraiati o mentre si cammina;
Scegliere qualcosa su cui focalizzare l'attenzione, ad esempio una parola, una frase o una sensazione come il respiro;
Tenere la mente aperta e lasciar fluire liberamente pensieri e distrazioni, senza emettere giudizi.
Pur trattandosi di una pratica antica, la meditazione e i suoi benefici sono oggetto di studi recenti, molti dei quali suggeriscono che meditare può servire ad attenuare sentimenti e pensieri negativi e persino il dolore lieve.
E i vantaggi non finiscono qui, perché la pratica meditativa agisce sul sistema nervoso simpatico e dunque può influire positivamente sulla frequenza cardiaca, sulla respirazione e sulla pressione sanguigna nei momenti di stress. Sono tutti aspetti molto importanti per noi pro-amators che vogliamo sempre sentirci al top della forma fisica e mentale!
La meditazione può contribuire a migliorare la forma fisica?
Chiunque prenda seriamente lo sport ha vissuto questa esperienza: spesso, ciò che ci impedisce di migliorare non è la nostra prestazione fisica, ma le sfide emotive e mentali che ostacolano il nostro potenziale. A sabotare la performance potrebbero essere la mancanza di concentrazione o l’eccesso di stress, oltre alla tendenza a fissarsi sugli errori commessi in passato.
E qui entra in scena la meditazione, che può rivelarsi efficace nel migliorare la concentrazione e l'atteggiamento mentale degli atleti, incoraggiandoli a raggiungere una maggiore consapevolezza e accettazione di sé senza giudicarsi. Hai capito bene!
La meditazione mette l’atleta nelle condizioni di affrontare e accettare le sfide che potrebbe incontrare nel suo percorso di allenamento, come ad esempio i giorni di scarso rendimento o le sconfitte nelle gare. Inoltre la pratica meditativa aiuta a “liberare la mente” per concentrarsi sul corpo e sulle cose che contano davvero (al di là dell’allenamento).
La meditazione può anche migliorare la qualità del sonno e persino aiutare a gestire il dolore fisico. Infine sostiene il buon funzionamento dell’intestino, contribuisce a regolare la pressione sanguigna e favorisce il benessere corporeo generale. Siamo riusciti a convincerti?
5 tecniche di meditazione da provare
Vuoi provare qualcosa di nuovo? Esistono tecniche di meditazione in grado di soddisfare tutte le esigenze, anche quelle di chi proprio non riesce a restare fermo e seduto e a concentrarsi sul respiro. Prova le tecniche di meditazione che ti suggeriamo qui di seguito e scopri quella più adatta a te.
1. Meditazione mindfulness
Di questa avrai senz’altro sentito parlare! La meditazione mindfulness è una pratica incentrata sul concetto di mindfulness, che potremmo tradurre come “consapevolezza di sé”, e può servire ad accrescere il benessere mentale e la concentrazione. Significa che, per praticarla, dovrai prestare attenzione al momento presente, adottare specifiche tecniche di respirazione e coltivare uno stato mentale di “gentilezza”.
La mindfulness è il fondamento stesso della meditazione, perché per meditare bisogna rivolgere la propria attenzione al momento presente. Ma aspetta, perché c’è dell’altro. Questa pratica si basa sulla connessione fra mente e corpo e si concentra sul “qui e ora” anziché sul passato o sul futuro. Quindi non è necessario svuotare la mente dei pensieri e delle emozioni. L’idea è osservare gli schemi di pensiero e tutto quello che succede al corpo in quel preciso istante: accogliere tutte le sensazioni, che siano positive, negative o neutre.
La mindfulness è uno strumento che può migliorare il tuo benessere psicologico (ad esempio aiutandoti a gestire lo stress e aumentando la concentrazione) e, di conseguenza, anche la tua salute fisica.
2. Meditazione basata sulla visualizzazione
Hai mai immaginato di trovarti su una spiaggia deserta mentre le onde si infrangono ai tuoi piedi? Il termine “meditazione basata sulla visualizzazione” si spiega da sé. Se fatichi a mantenere la concentrazione, questo tipo di meditazione guidata potrebbe esserti d’aiuto. Esistono app specifiche che ti accompagnano passo dopo passo nel percorso. Ma la visualizzazione può essere praticata anche durante le lezioni di meditazione e di yoga. In questo caso è l’insegnante a fungere da guida, fornendo istruzioni che aiutano i partecipanti a rilassarsi e a raggiungere uno stato meditativo. La meditazione guidata può anche utilizzare la musica o altri suoni per favorire la concentrazione.Vuoi portare a un nuovo livello il tuo allenamento con i pesi? Oppure correre quel chilometro in più? O battere i tuoi record personali? La visualizzazione ti aiuterà a dare il massimo. Noi facciamo il tifo per te!
3. Meditazione concentrativa
Ti concentri facilmente o basta il volo di una mosca a distrarti? La meditazione concentrativa richiede di concentrarsi intensamente su qualcosa per restare nel momento presente e rallentare il dialogo interiore. Si distingue quindi dalla meditazione classica, dove la concentrazione non è rivolta su qualcosa in particolare e, con la pratica, la mente raggiunge uno stato di quiete.
Questo tipo di meditazione può essere utile per chi ha difficoltà a praticare la meditazione tradizionale o si avvicina per la prima volta alla pratica. Siediti o sdraiati in un luogo tranquillo e concentrati su qualcosa, ad esempio su uno stimolo sensoriale, un’immagine o una sensazione tattile, o anche sulla respirazione.
4. Meditazione basata su un mantra
Avrai forse sentito parlare dei classici mantra come “om”, considerato il suono dell’universo. Pur essendo un concetto dalle molte sfumature, in sostanza il mantra è una parola o frase da ripetere con convinzione durante la pratica. Puoi scegliere quello che preferisci!
Usare un mantra favorisce la consapevolezza e la concentrazione e quindi può rendere più efficace la meditazione. Prova! Pensa ad esempio ai suoni che emetti spontaneamente quando affronti una fase particolarmente impegnativa dell’allenamento e prova a trasformarli in un mantra che ti infonda motivazione!
5. Meditazione in movimento
Molte pratiche della tradizione orientale, come il tai chi, il qigong e lo yoga, conducono i partecipanti in uno stato meditativo attraverso il movimento. E sono più stancanti di quanto immagini!
Si tratta di eseguire una serie di movimenti dolci e fluidi, concentrandosi sul respiro. Gli esercizi contribuiscono a equilibrare la postura, a migliorare l’interocezione (la percezione che il nostro cervello ha delle sensazioni provenienti dal corpo) e la cinestesia. La consapevolezza nell’adottare una respirazione ritmica e nel compiere movimenti fluidi e bilanciati, associata a un uso deliberato dell’intenzione, permette di raggiungere uno stato di concentrazione mentale.
Come puoi integrare la meditazione nel tuo programma di allenamento?
Come ogni altra abitudine, anche la meditazione dovrebbe diventare parte integrante del tuo regime di allenamento. Per arrivare a praticarla in modo costante e continuativo non iniziare con obiettivi troppo ambiziosi. Riserva alla meditazione qualche giorno alla settimana, senza esagerare. Probabilmente all’inizio non riuscirai a meditare a lungo, quindi prova solo per qualche minuto. Potresti addirittura integrare la meditazione nella fase di riscaldamento o di stretching, in modo da farne un’abitudine.
Un’altra valida strategia è scegliere uno specifico momento della giornata da dedicare alla meditazione, ad esempio riservandole un po’ di tempo di prima mattina per poterne trarre beneficio nel corso della giornata. La cosa importante, però, è individuare il momento che meglio si adatta ai tuoi impegni. Anche il tuo corpo può inviarti dei segnali per aiutarti a scegliere il momento giusto: cerca di notare quando ti senti più in tensione o sotto stress, o quando provi il bisogno di concederti una pausa. Proprio come la parentesi da dedicare allo stretching, una piccola pausa meditativa può fare un’enorme differenza!
I tipi di meditazione e i loro potenziali benefici sono talmente tanti che vale senz’altro la pena di trovare un po’ di spazio nella tua vita quotidiana. Nel corso del tempo la pratica costante della meditazione può aiutarti ad affrontare l’allenamento con maggiore concentrazione e determinazione. Cosa aspetti a provare? Inizia subito!
Infine, dopo una bella sessione di meditazione, cosa c’è niente di meglio che gustare un ottimo HiPRO? Scoprilo in tutti i gusti e i formati!